Gloria Lucchesi 

Loie Fuller Ensemble 

Curriculum, informazioni e rassegna stampa

Curriculum, informazioni e rassegna stampa

 

Loïe Fuller Ensemble

Alessandra Aricò voce recitante- danzatrice

Aura Cosentino- Gloria Lucchesi flauto

Susanna Bertuccioli – Stefania Betti  arpa

Donatella Pieri celesta – pianoforte

 

E’ nato con l’intento di riscoprire e valutare formazioni atipiche oltre che per eseguire Les Chansons de Bilitis in lingua originale interpretate anche in forma danzata da Alessandra Aricò . Le loro esecuzioni sono caratterizzate dalla cura esecutiva, dalla scelta di programmi originali e dalla presenza di strumenti rigorosamente acustici.

            Oltre alla musica già edita, alcuni compositori italiani come A. Talmelli su testo di E. Schatz "Canzone per Ofelia" 1994; F. Festa, musica e testo, "Il piccolo Hans"1995 e "La mer est ton miroire" 1996; G. Ferrauto su testo di A. Palazzeschi "Monastero di S. Riparatrice" 1995; R. Carnevale su testo di F. Tei "Domina stella" 1996, hanno scritto musiche dedicate al gruppo affascinati sia dall’organico particolare che dalla grande versatilità di Alessandra Aricò come danzatrice e voce recitante.

            Attivo dal 1992 al 1999 è stato accolto in rassegne internazionali di prestigio con successo sia di critica che di pubblico (Sagra Musicale Umbra; Sagra Malatestiana di Rimini; Accademia Filarmonica Romana; Teatro Comunale di Ferrara; Ass. Cult Secondo Maggio di Milano; Accademia Filarmonica di Messina; Società Aquilana dei Concerti; Ente Concerti di Pesaro). Ha registrato per la Radio Tre Rai.

            Il Loïe Fuller Ensemble ha collaborato con musicisti di fama internazionale.

 Ensemble non attivo.

 

Loïe Fuller Ensemble -notizie

 

Pierre Louÿs, Claude Debussy e Les Chansons de Bilitis

 

Les Chansons de Bilitis musica di scena di Claude Debussy (1862-19187)

su poemi di Pierre  Louÿs (1870-1925)

 

 

Pierre Louÿs (scrittore e poeta parigino seguace di un paganesimo raffinato e sensuale, d'ispirazione mediterranea) sostiene di aver trovato scritto sulle pareti di una tomba la storia di Bilitis, donna vissuta nell’antica Grecia, storia che trascrive e pubblica sotto il titolo Chansons de Bilitis. In realtà altro non è che un falso storico che l’autore riesce a rendere vero ed affascinante tanto da trarre in inganno critici e lettori del periodo.

Debussy, progetta una collaborazione con  Louÿs (suo intimo amico dal 1893, con il quale interromperà i rapporti nel 1904), tra il 1897 e il 1898 musica Trois Chansons de Bilitis per voce e pianoforte e  tra il 1900 e il 1901  la musica di scena del le Chansons de Bilitis, per voce recitante, due flauti, due arpe e celesta,  (la parte della celesta, perduta, è stata ricostruita da A. Hoérée).  L' unica rappresentazione delle Chansons  verrà data al "Journal" nel 1901.

Nel 1914, Debussy, riprenderà i temi appena accennati nelle Chansons de Bilitis per sviluppare le Six Épigraphes Antiques per pianoforte a due o quattro mani. Nel 1906 Raphël Collin (amico di gioventù di Debussy) illustrerà trentatré composizioni, incise all'acqua forte, su Les Chansons de Bilitis di Louÿs.

 

Pierre-Felix Louis nacque nel 1870 a Gand, frequentò la scuola alsaziana protestante dove strinse una solida amicizia con André Gide, nel 1889 si iscrisse contemporaneamente alle facoltà di Belle Lettere e Giurisprudenza a Parigi. Nel 1891 curò la prefazione de I Quaderni di André Walter di Gide firmandosi P.C.

Nel 1892 uscì il suo primo libro Astarté, raccolta di poesie; nel 1894 scrisse Les Chansons di Bilitis presentate come una sua traduzione dal greco antico; nel 1896 pubblicò il romanzo Afrodite, che fu un successo letterario e commerciale; nel 1898 vide la luce La donna e il burattino, che sorprese tutti per la rapidità dello stile e la potenza della storia. Nonostante il successo, la sua vita diventò sempre più dissipata e a rischio, morì di alcol, di droghe, di stravizi e di debiti nel 1925. Grande bibliofilo, si era dovuto rivendere gran parte della biblioteca per tiare avanti.

Il suo gusto di esteta decadente era tempestivamente intonato al clima del tardo simbolismo, da cui ricavò una certa risonanza. Ma il suo talento maggiore stava forse nell’umorismo indiscreto con cui osannava e contemporaneamente prendeva in giro i suoi amici più illustri, da André Gide a Oscar Wilde.


Chi era Loïe Fuller

Marie Luise Fuller, ballerina, (Fullersburg -Illinois 1862, Parigi 1928) fu la sovrana conclamata dell’ Art Nouveau, l’effige di un era: la dea del segno curvo, della frenesia serpentina, dell’onda avvolgente.

Tutti gli artisti francesi tra il 1892 e il 1914 si ispirarono a lei. Amica di Alexander Dumas, fu adorata da Debussy e Mallarmè, stimata come “vera mistica” da Anatolie France, definita donna-genio dai coniugi Curie.

Fu una adescatrice del gusto collettivo, un autentico fenomeno di massa. Il suo culto influenzò enormemente l’area delle arti minori: arredi, soprammobili, tappezzeria, spille, decorazioni architettoniche. Toulse-Lautrec e Chéret le consacrarono manifesti, Rodin, Pierre Roche e Téodore Riviere la ritrassero nelle loro statuette, Raoul Laroche la adottò come modella per le sue lampade. Fu un soggetto favorito al cinema ai suoi albori.

Fonte della sua fortuna fu la scoperta, coltivata con puntiglio artigianale, degli effetti illusionistici della stoffa in movimento bersagliata da fonti luminose. La sua ricerca su trasformismi delle linee dinamiche e dei contrasti luce-ombra in rapporto ad una danza libera e cangiante, sospinta da emozioni musicali.

Sperimentò fonti di luce collocate non solo in posizioni laterali ma, per la prima volta, sotto i piedi. Ebbe l’idea di collocare alle braccia bastoncini sottili ed elastici per prolungarne l’estensione e poi ricoprendoli con ampi drappeggi che, turbinando, producevano guizzi fantasmagorici e caleidoscopiche giostre floreali.

Da "Le curve Liberty" di L. Bentivoglio - La Repubblica 22/3/1992

 

 

Loïe Fuller Ensemble

 

Rassegna stampa

1994

LA STAMPA Aosta spettacoli    18 agosto " La <letteratura> in musica"... Il gruppo, formato da professioniste esperte e protagoniste di innumerevoli prestigiose esibizioni, era stato costituito per eseguire quello che è considerato uno dei brani più significativi della musica francese...


LA REPUBBLICA
Musica 6 settembre "Una Sagra con musica e poesia"

Un concerto con Uto Ughi inaugura a Perugia la 49esima edizione della rassegna. Poi Debussy -Louïs. Di grande interesse la serata dedicata al rapporto tra Debussy e Louÿs, il poeta innamorato del mondo classico, amico del musicista. La serata inizia con Sirynx per flauto solo che ci ricorda il flauto di Pan subito dopo come primo titolo delle Trois Chansons de Bilitis per soprano e pianoforte su testi Louÿs, poi Six epigraphes antiques, altro indice del legame di Debussy col mondo antico caro a Louÿs, infine il ciclo delle Chanson de Bilitis di Louÿs con voce recitante (Alessandra Aricò) accompagnata dalla musica di Debussy per 2 flauti, 2 arpe e celesta.            Landa Ketof


LA REPUBBLICA
TERNI "Con un programma su Debussy torna la Sagra Musicale Umbra"

Dopo anni di assenza la Sagra Musicale Umbra questa sera torna a Terni con l'entusiasmo riservato ad un graditissimo ospite. Vi ritorna con un programma interamente dedicato a Debussy. Protagonista della serata il Loïe Fuller Ens. ..


CORRIERE DELL’UMBRIA
Cronache del Trasimeno 18 settembre

Appuntamento con la grande musica ... Insomma un appuntamento prestigioso che per il piccolo teatro panicalese....Al teatro Caporali un aperitivo di ...lusso La preziosa struttura si è adattata perfettamente al ricercato programma offerto dalla serata, una scelta di "cammei" dell'autore...hanno interpretato in maniera raffinata il difficile testo del musicista.


LA NAZIONE
21 settembre PERUGIA   "Arte e sensualità di fine secolo"

Una cerimonia preziosa, quella offerta dal Loïe Fuller Ens. ... grazie a una longilinea attrice e danzatrice, Alessandra Aricò, abbiamo gustato la musicalità dei versi di Louÿs, sedotti dalle contorsioni di quel corpo e di quei lunghi capelli che sembravano usciti da una pittura murale cretese.


L'UNITA'
28 settembre ROMA - LA Sagra diventa Sacra .....La Sagra ha avuto un prezioso momento nell'esecuzione di particolari pagine di Debussy (Les Chansons de Bilitis)....


IL MESSAGERO
del sud 10 dicembre CATANIA -

" Il primo novecento francese nel panorama musicale italiano ed europeo" Miete successi da due anni il "Loïe Fuller Ensemble" ......agisce con sempre maggior incisività nel panorama musicale italiano ed europeo.....


1995

IL GIORNALE DELLA FILARMONICA- ottobre 1995 Roma .

.. propone opere di grande intensità e come sempre ricche di sfumature. Pagine che richiedono agli interpreti non solo un istinto raffinato, ma anche una notevole dose di affiatamento e molta esperienza. Tutte qualità che il Loïe Fuller Ensemble possiede sia per la cura delle esecuzioni sia per la familiarità con lavori che rappresentano un passaggio centrale nella loro storia.


L'ECO di Brindisi
marzo BRINDISI -Il pubblico brindisino ama la vera musica - Conclusa la X stagione concertistica "Nino Rota" - Ha concluso la stagione un riuscitissimo concerto della "L.F.E." di musica contemporanea.....Le bravissime artiste hanno letteralmente incantato il pubblico con una proposta ad hoc costituita dal Piccolo Hans di F. Festa, opera di un autore dalla scrittura che attrae (data a Brindisi in prima assoluta), e dalle Chansons de Bilitis di Debussy, un'opera straordinaria e dallo spiccato contenuto erotico resa ottimamente dall'Ensemble e dalla eccezionale performance di Alessandra Aricò.                                                                       Matteo Summa


1996

LA REPUBBLICA 25 gennaio 1996 FIRENZE - Le "Loïe Fuller" curiosità è femmina

... Hanno costituito un ensemble cameristico con un intento preciso: quello di scovare rarità musicali per formazioni atipiche, cercare nella musica del Novecento tutto quanto è passato inosservato e riproporlo con fedeltà e maestria. ...passa con passione e disinvoltura dal presente al passato recente, dalle pagine dei grandi compositori francesi a quelle scritte appositamente per loro da musicisti viventi.I loro concerti sono sempre un invito alla curiosità, alla raffinatezza; sono percorsi trasversali che abbracciano musica ,letteratura, poesia, teatro...


LA NUOVA FERRARA
29 gennaio FERRARA - Musica al Ridotto del Comunale

"E con due coppie si riscopre Debussy" Il Joueurs De Flute di quest'ultimo (A. Roussel) ha dato modo alla flautista Gloria Lucchesi , ben sorretta da Donatella Pieri, di dare prova di notevole sensibilità timbrica; di grande suggestione, poi, i Quatre Preludes di M. Tourniéer eseguiti da Elisabetta Marino e Federica Somigli, legati a forme e stile tardo romantiche. E' stata l'esecuzione de Les Chansons debussiane a coinvolgere ancor più il folto pubblico presente, vista anche la particolarissima versione fornita dall'attrice e danzatrice Alessandra Aricò….


AMADEUS
gennaio - il mensile della grande Musica"Les chansons de Bilitis" rara musica da scena dal concerto del 18 ottobre 1995 alla rassegna Fuori quadro organizzato dall'Accademia Filarmonica Romana ... Il giovane e tutto femminile ensemble L.F. ...un organico talmente immateriale incontra la sospensione, l'attesa delle modalità e si offre all'astrazione dei gesti di Alessandra Aricò, voce recitante e danzatrice....Una tunica bianca, un roveto di capelli, le braccia che accennano orizzonti, il tornito nitore della dizione, Aricò scandisce e gela la passione, orgogliosa e fragile, astratta e pudica..                                                            Sandro Cappelletto

1997

GAZZETTA DEL SUD -27 aprile 1997 - Cronache musicali Il Loïe Fuller Ensemble a Messina

Delicate sonorità al femminile Un ensemble interamente al femminile, dalle sonorità ricercatamente delicate: questa è in estrema sintesi la sostanza del Loïe Fuller Ensemble esibitosi al Teatro Savio ...hanno saputo rendere molto efficacemente certe atmosfere tipiche del primo ‘900 francese. Ma non solo. Questo organico molto particolare dalle insolite possibilità timbriche è da sempre impegnato nella riscoperta dei pezzi dimenticati o poco eseguiti, è diventato spesso formazione prediletta di compositori contemporanei, che ad esso direttamente hanno dedicato alcune loro creazioni, dal carattere fortemente sperimentale ed innovativo....Di grande temperamento l’esecuzione di Sirynx ... da parte di Aura Cosentino, sicura e particolarmente attenta all’espressione....Si è fatta apprezzare per alcuni movimenti di scena gradevoli e di buon gusto A. Aricò, brava ad interpretare impressioni appena accennate dalla musica debussiana (La fille aux chevaux de lin - Little berger). Joueur de flute, per flauto e pianoforte di Roussel - eseguito magistralmente da G. Lucchesi, questa volta, e D. Pieri- ha chiuso la prima parte dell’esibizione..... Protagonista assoluta della seconda parte è stata A. Aricò, brava a declamare con sicurezza e personalità i suggestivi versi di Louÿs .......è stato un susseguirsi di emozioni, legate ad un attimo, ad un particolare ,ad una parola. Raffinata sensualità e bellezza (colta ed apparentemente distaccata) sono state rese benissimo dalla Aricò, puntualmente sostenuta dalle altre interpreti.                                                                                                                     Matteo Pappalardo


1998

L’ECO DELLE VALLI - Sondrio 7 marzo 1998 Debussy e Ravel tra musica e danza

.... Un tipo di spettacolo musicale assai incisivo nell’arricchimento del nostro patrimonio culturale ....Hanno eseguito un concerto-spettacolo di grande gusto.                           Carlo Mola


CENTRO VALLE
- Sondrio 8 marzo 1998 Musica, poesia e ballo protagonisti assoluti lunedì sera all’Auditorium Torelli di Sondrio - Bilitis e il mito della seduzione ..Particolarmente dolce il breve assolo proposto da Sirynx ...The little shepherd dal sapore decisamente orientaleggiante e ben la sottolineano le movenze greco-cretesi della danzatrice.... Vibrano all’unisono le componenti del Loïe Fuller Ensemble sono buone strumentiste, hanno una tecnica notevole.....La seconda parte dell’esibizione è stata caratterizzata dalla recitazione de Les Chansons de Bilitis ......Davvero dotata la Aricò sia per la recitazione sia per la danza, con i suoi movimenti fluidi, avvolta in una semplice tunica bianca..                                                                                                Francesca Muffatti

L'ARENA - 20 giugno 1998 VERONA Suoni, danza e poesia -

Un numeroso pubblico ha applaudito in Sala Maffeiana il raffinato L.F.E. - Musica, danza e poesia: ecco i coefficienti dell'incontro atipico, di leggiadra raffinatezza, offertoci in Sala Maffeiana dalle sei interpreti....Una proposta quasi elitaria nella sua impaginazione, legata agli avanzati linguaggi armonici del primo Novecento francese, con un Debussy animato dalle caute movenze di A. Aricò, anche abile voce narrante. Un connubio di poesia e musica per un diverso modo di comunicare, di generare sottili vaporose atmosfere....Prima con il noto bozzetto impressionistico Sirynx, per flauto solo, disegnato con sensibilità da G. Lucchesi; poi con il melodioso lied "La fille aux cheveux de lin" e "il piccolo pastore" entrambi trascritti per celesta e arpa. I tocchi candidamente percussivi della prima si sono felicemente accordati con i pizzichi e le nobili risonanze della seconda. Ne sono venute soavi ambientazioni timbrico-armoniche, integrate dalla danza della Aricò. Alla celesta operava D. Pieri, dalle precise e misurate sonorità, alle arpe E. Marino e N. Recchia, dotate di alta tecnica e amalgamate in perfetto affiatamento nelle omofonie, nei dialoghi e in graduazioni foniche. L'hanno dimostrato nei "Quattro preludi per due arpe" di Tournier, quanto mai gradevoli all'ascolto. In un contesto stilistico tanto caratterizzato non poteva mancare Ravel. Con un trittico di sue pagine siamo entrati nella libertà formale delle sue creazioni: dalla penetrante "Pavane per une enfante defunte", tracciata con vera morbidezza dalla flautista A. Cosentno alla coppia di bozzetti dalle "Histories Naturelles".....Les  chansons de Bilitis ....Una visione quasi magica, trasparente, esteticamente evocativa in un modo soffuso di sonorità evanescenti, con cui le strumentiste hanno collegato i passi declamati in francese e drammatizzati con grazia gestuale dalla Aricò.Un ventaglio di soffusi affreschi e di memorie vaghe e delicate. Veramente suggestive. Intensi e prolungati applausi di apprezzamento da parte del numeroso pubblico, sicuramente appagato da un lavoro così ricercato e ben riuscito.                                                                     Dorino Pedretti